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Guido Ucelli di Nemi

“cavaliere del lavoro”


Nasce a Piacenza nel 1885 da Giovanni Ucelli, direttore dell'azienda daziaria piacentina, e da Savina Ratti, quarto di cinque fratelli, completa gli studi liceali a Piacenza poi si trasferisce a Milano dove nel 1909 si laurea in Ingegneria Industriale ed Elettrotecnica presso il Politecnico di Milano. Il 2 novembre 1909 entra alla Riva, uno dei più antichi stabilimenti lombardi e nel 1915, ancora trentenne, viene nominato Consigliere Delegato e Direttore Generale da Alberto Riva, inizia così la grande avventura imprenditoriale che lo accompagnerà per tutta la vita. Su una sua iniziativa, la Riva, inizia anche la produzione di pompe idrauliche, grazie al quale l’impresa assumerà una rilevanza industriale sempre più importante. Una delle sue grandi iniziative, la più interessante, è la creazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, un’idea che coltivava dagli inizi del secolo quando era studente al Politecnico, inizia così con altri allievi del Politecnico a preparare il progetto per quello che sarà il “Museo per le Arti per le Industrie”. Fu con il governo fascista che l’idea di Guido Ucelli inizia a venire apprezzata, infatti il capo del governo Benito Mussolini invia un messaggio a Guglielmo Marconi ove afferma che;”occorre preparare laboratori di ricerca ben attrezzati, dove i progressi della scienza, della tecnica e delle industrie siano resi evidenti”. A Milano il messaggio del Duce a Marconi trova due grandi sostenitori: il podestà, duca Visconti di Modrone, e l’amministratore della ditte Riunite A. Riva e A. Calzoni. Nel 1930 è il fondatore e presidente della commissione costituita per la creazione del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano che, a causa della guerra, poté essere inaugurato solo nel 1953. L’avvenimento fu di portata nazionale, furono presenti il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi con vari membri del governo, della camera, del senato, autorità locali ed esponenti del mondo scientifico. Finalmente il sogno di Ucelli si è avverato; nasce sui banchi del politecnico nel 1908 e si concretizza nel 1953; dopo 45 anni trascorsi, dove ci sono state due guerre, un regime fascista, una crisi economica negli anni 30 e tante altre vicissitudini sconvolgenti. Pare evidente che tutti gli eventi trascorsi abbiano dimostrato di che tempra era fatto l’uomo, se Milano ha un importante Museo della Scienza lo deve in gran parte alla volontà dell’ingegner Guido Ucelli.


antica nave romana ritrovata nel lago di Nemi

Un altro importante capitolo della sua straordinaria attività, che merita attenzione e che ha legato il suo nome a questa iniziativa, è quello dell’impresa di far riemergere le importanti navi romane di Caligola dal fondo del Lago di Nemi. Nel 1928 è il promotore e il principale esecutore della delicata e importantissima attività di recupero delle navi, per realizzare il quale la Riva fornisce le idrovore necessarie, per questa impresa viene insignito del titolo patronimico "di Nemi". Il progetto da lui ideato e realizzato venne eseguito in due fasi: si iniziò con il prosciugare il lago con delle potenti elettropompe e poi furono tirati in secco i due antichi scafi romani che vennero ospitati in un museo. Purtroppo le due navi romane vennero distrutte dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Si narra che il senato di Roma, (dopo la morte di Caligola nel 41 d.c.), per cancellarne il ricordo fece distruggere tutte le opere di Caligola, tra cui anche le navi di Nemi che furono affondate sul fondo del lago. Da allora la storia delle navi, unita al ricordo della loro magnificenza, fece presto a diventare leggenda.

Nel 1944 viene arrestato e rinchiuso a Milano nel carcere di San Vittore per gli aiuti
forniti a ricercati politici ed ebrei e alla sua opposizione alle leggi razziste. Durante gli anni successivi ricopre le cariche di Vice Presidente, Consigliere Delegato Direttore Generale della Soc. Costruzioni Meccaniche Riva, della Soc. A. Calzoni di Bologna e Presidente della Società Riva Finanziaria. Guido Ucelli è stato uno di quegli imprenditori che seppero essere vera classe dirigente, esempio morale, sobrietà di vita e amante della cultura. Muore a Milano il 23 agosto 1964, un anno e mezzo dopo la sua amatissima Carla, la cui dipartita lasciò un vuoto incolmabile nella sua vita.