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Eloisa Gardella - Dottoressa

Dottoressa al Fronte
di Elena Branca

Eloisa Gardella nacque a Piacenza il 14 marzo 1881 da Virgilio, avvocato (risulta essere stato anche Vice Pretore e Giudice presso il tribunale di Cremona) e Bellini Elvira, notaio come il padre Bellini Giovanni. I Gardella risiedevano presso la famiglia Bellini in via Dazio Vecchio n. 57 come risulta dai registri della popolazione del censimento 1881-1887. Il fascicolo personale di Eloisa Gardella ci suggerisce che si arruolò il 16 gennaio 1911 presso il Centro di Mobilitazione CRI di Genova con il numero 6 di Matricola.


Il giornale di Taranto "la Voce del Popolo" nell'edizione del 14 ottobre 1911 ci suggerisce, che nei primi giorni di quel mese, la dott.ssa Gardella fu chiamata a dirigere il laboratorio batteriologico presso il seminario cittadino. Con l’aiuto del Presidente dell’ A.N.S.M.I. del Piemonte, Capitano medico Achille Maria Giachino, riemerge anche l'assegnazione in zona di guerra: prima l'Ospedale da Campo n. 237 da 50 letti di stanza a Cervignano (III Armata) quindi l'Ospedale n. 055 da 100 letti posto a Colubrida (II Armata). Il 18 settembre 1917 la dott.ssa Gardella fu autorizzata a fregiarsi del distintivo speciale istituito con R.D. 21 maggio 1916 n. 641 ovvero il distintivo speciale per i militari ed assimilati che sopportvaano le fatiche di guerra. Successivamente fu autorizzata ad apporre sul distintivo due stellette corrispondenti a due anni interi di servizio al fronte.


Qui la trascrizione del Fascicolo: Matricola n. 6 –Gardella Dott.ssa Eloisa, figlia del fu Avv. Virgilio e della Bellini Elvira– nata il 14 marzo 1881 a Piacenza –nubile– domicilio Genova Via Acquasone 11.
Annotazioni varie: alta, bionda, occhi celesti, naso regolare, mento regolare, laureata in Medicina e Chirurgia. Arruolamento nella Croce Rossa –Comitato d’Iscrizione Genova– data della nomina 1° giugno 1915.
Grado: Medico Assistente –Anzianità 16 gennaio 1911- servizio territoriale equiparata al grado ai soli effetti amministrativi. Servizio per mobilitazione guerra 1915-1918. Chiamata in servizio nel personale della Croce Italiana e contemporaneamente collocata fuori quadro e a disposizione nella Sanità Militare, 13 settembre 1916. Tale assegnata all’Ospedale da campo n. 240 Laboratorio Batteriologico dell’Ospedale di Mestre 20 settembre 1916 -giunta all’unità 20 settembre 1916, giunta in territorio dichiarato in stato di guerra -20 settembre 1916. Tale assegnata all’Ospedale da Campo n. 237, 6 febbraio 1918, giunta all’unità –6 febbraio 1918. Tale assegnata all’ospedale da campo n. 055 –5 dicembre 1918, giunta all’unità –5 dicembre 1918. Per effetto del Regio Decreto 1981 in data 29 dicembre 1918 cessa dal trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra –1 gennaio 1919. Tale assegnata all’Ospedale Militare Principale di Genova –Laboratorio Batteriologico –31 gennaio 1919, giunta all’unità –31 gennaio 1919. Cessa dalla posizione fuori quadro e a disposizione della Sanità Militare perché assegnata al Comitato Regionale di Genova della CRI -15 marzo 1920, giunta all’unità –15 marzo 1920. Mandata in congedo 15 marzo 1920. Effettuato il pagamento del premio di congedamento di cui alla circolare n. 11 del G.M. 1919 in lire.. Dall’Ospedale Militare Principale di Genova –15 marzo 1920. Trasferimento dal Comitato Provinciale di Genova al Comitato Provinciale di Bologna –Bollettino Ufficiale- 1 gennaio 1935 -(20 gennaio 1935).
Annotazioni: Autorizzata a fregiarsi del distintivo speciale istituito con R.D. 21 maggio 1916 n. 641. Lì 18 settembre 1917. Autorizzata ad apporre sul distintivo N. 2 (due) stellette come da Decreto Ministeriale 5 aprile 1918. li 15 novembre 1918.

Dal foglio matricolare risulta risiedere a Genova nel 1915, dove svolge servizio poi dal gennaio ’19 fino al marzo 1920. Nel Bollettino mensile del Comune di Genova del gennaio 1925 troviamo la notizia delle dimissioni della Dott.ssa Eloisa Gardella –Medico igienista. Mentre la rivista “Pathologica rivista quindicinale pagina 235” ci suggerisce che è a Faenza nel 1926 in qualità di Ufficiale Sanitario del Comune di Faenza e Docente di Igiene presso la Scuola di Patologia Coloniale annessa alla Clinica Medica nella R. Università di Bologna diretta dal Prof. Giuseppe Franchini, quando pubblica un articolo sulla peste suina.

La dottoressa ricompare poi l'11 marzo 1927, a Faenza, prima in Viale Risorgimento 6, poi in via Garibaldi 61 fino al 19 luglio 1929, data di emigrazione a Verona. Muore a S. Pietro Incariano il 27 febbraio 1944.