la Via Postumia
La via Postumia è una via consolare romana fatta costruire nel 148 a.C. dal console romano Postumio Albino nei territori della Gallia Cisalpina, l'odierna pianura padana, per scopi prevalentemente militari. Congiungeva per via terra i due principali porti romani del nord Italia, Genova e Aquileia, grande centro nevralgico dell'Impero Romano, sede di un grosso porto fluviale accessibile dal Mare Adriatico. Per trovare i due successivi porti più importanti si doveva scendere a Roma dal lato tirrenico e a Ravenna dal lato adriatico.
La strada, lasciata Genova, percorreva la Val Polcevera fino a Pontedecimo (Pons ad decimum lapidem) quindi valicava l'appennino nei pressi dell'odierno Passo della Bocchetta. Bisogna ricordare che la strada proseguiva, anche sul tracciato di precedenti percorsi liguri, per i crinali anziché per i fondovalli. Pertanto dalla Bocchetta (o Pian di Reste) procedeva per il Monte Poggio, passando per l'odierno Fraconalto (inizialmente Fiaccone, sorto nel Medioevo, probabilmente attorno ai secoli IX-X), quindi scendeva (per il valico presso l'attuale Castagnola, frazione di Fraconalto), risaliva per il Monte Porale, e quindi da qui scendeva verso la pianura passando per la fiorente Libarna. La meta finale di questo primo settore dell'Oltregiogo era Dertona (oggi Tortona). Questo tratto diventerà poi comune con diramazione della via Emilia Scauri.
cippo migliare del Console Postumio Albino
Proseguendo nel suo cammino giungeva a Placentia, (Piacenza), dove si intersecava con la via Emilia, e quindi Cremona, Verona, Vicenza, Oderzo e, forse, Iulia Concordia (Concordia Sagittaria). Era l'unica via interamente terrestre che consentiva di arrivare da Roma all'est e al trentino, in quanto il suo ponte a Verona era l'unico ponte sull'Adige. Con l'apertura della nuova via Julia Augusta tra Tortona e Vada Sabatia (Vado Ligure), che tagliava fuori Genova, il primo tratto della strada perse progressivamente importanza e con essa le zone della valle del Lemme. Al contrario acquistarono importanza le zone intorno ad Acqui Terme.
La via Postumia, con qualche modifica, rimase attiva (con alterna fortuna) almeno fino all'VIII secolo sotto il controllo dei monaci della potente Abbazia di San Colombano di Bobbio, per poi cadere lentamente in disuso fino ad essere dimenticata. Fu in parte ripresa dopo l'anno Mille, come percorso privilegiato, dalla Repubblica di Genova, che pose sotto il suo controllo i centri di Gavi, Voltaggio e Fiaccone-fraconalto. (testo massimiliano ghilari).
La via Postumia, con qualche modifica, rimase attiva (con alterna fortuna) almeno fino all'VIII secolo sotto il controllo dei monaci della potente Abbazia di San Colombano di Bobbio, per poi cadere lentamente in disuso fino ad essere dimenticata. Fu in parte ripresa dopo l'anno Mille, come percorso privilegiato, dalla Repubblica di Genova, che pose sotto il suo controllo i centri di Gavi, Voltaggio e Fiaccone-fraconalto. (testo massimiliano ghilari).
tabula peutingeriana della via postumia