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la Storia dei Fagnola in piazza Borgo


L’antica insegna, dorata e ovale, dice tutto: “Cartolibreria Luigi Fagnola, fondata nel 1892”. E una bandiera sventolante riporta la sigla del capostipite:”L.F.” L'attività chiuse dal 1910 e poi dal ’22, finita la guerra, riapre definitivamente. Da anni testimoni della città importa una delle pagine più interessanti della storia “libraria” Piacentina, non solo per la lunga, intensa competente attività svolta, ma anche per l’incentivo offerto allo sviluppo editoriale in un campo particolare quale delle cartoline illustrate negli anni trenta–quaranta, nacquero così le edizioni “L.F.P." (Luigi Fagnola Piacenza). Quattro generazioni a rifornire di libri, carta e penna ai Piacentini, con un rapporto tutto particolare con la città che è arrivata al punto di identificarsi in questo come in altri, ormai purtroppo pochi, negozi del centro storico.

Una stirpe, quella dei Fagnola, dunque, profondamente radicata alla popolare Piazza Borgo nel centro della città che nel medioevo fu centro mercantile di primaria importanza. Si devono dunque sottolineare le tradizioni di commercio e mercatura di Piazza Borgo, un angolo di Piacenza che a differenza di tanti altri, non ha modificato per decenni la propria fisionomia economico-sociale. Così, proseguendo la nostra elencazione, ricordiamo ancora il panettiere Groppi, la pasticceria Bergonzi e l’ingrosso maglieria della Cerri. Su tutti “vigilava” il popolare macellaio “Mavlèi”, con esercizio nel punto della Piazza dove si biforcano via Taverna e via Campagna. Ovviamente non poteva mancare un’osteria di cui però si è perso il nome. D’altronde bastava fare pochi passi verso via Taverna (Strà ‘lvà) e via Campagna e non c’era che l’imbarazzo della scelta.


luigi fagnola e giulia pagani foto fine ‘800

Una delle figure più caratteristiche del Borgo fu il cav. Marcello Fagnola che improntò con il suo lavoro una delle pagine più interessanti della storia “libraria” piacentina, non solo per la lunga, intensa attività svolta, ma anche per l’incentivo offerto allo sviluppo editoriale in un campo particolare quale quello delle cartoline illustrate negli anni Trenta-Quaranta. Era nato a Piacenza secondo di cinque figli. Il padre Luigi gestiva una libreria in Piazza Borgo di cui era originaria anche la madre, Giulia Pagani figlia del fruttivendolo con negozio di fianco a Santa Brigida. Una vera e propria stirpe, quella dei Fagnola radicata nella popolare Piazza che nel Medievo, come ribadito, fu centro mercantile di primaria importanza.

Morto prematuramente il padre, Marcello, ancora giovanissimo, fu costretto a cercare lavoro che trovò prima come garzone presso il tipografo Gasperini in via XX Settembre, poi presso la libreria dei fratelli Bernardi che occupava i portici di Palazzo dei Mercanti di Piazza Cavalli. Fu qui che apprese i rudimenti ed i segreti dell’attività che caratterizzò la sua lunga ed operosa esistenza. Dopo la “grande guerra” il cav. Fagnola, coadiuvato dalla moglie Valentina Tinelli, riuscì a riaprire il negozio paterno ed iniziare un nuovo capitolo della sua esistenza.


piazza del borgo - veduta del 1912

In un momento difficile per l’economia (riconversione industriale, economia stagnante), unì l’attività di librario a quella di fornitore di altri rivenditori della provincia, percorrendo ogni giorno in bicicletta le vallate del piacentino, spingendosi a volte anche nella provincia di Milano e Pavia. In questa diretta esperienza con le reali esigenze del lavoro e del mercato, il librario-viaggiatore, constatando la diffusione delle cartoline che metteva in mostra i tradizionali soggetti (fiori, paesaggi, fidanzati che si guardavano teneramente negli occhi), pensò di inserire anche riproduzioni piacentine, incentivando la produzione sperimentale iniziata da Giuseppe Garioni ed, in parte, dal tabaccaio Camisa. D’altronde l’ambiente era favorevole a questo genere di iniziative: la città pullulava di militari, si stava scoprendo il turismo nella provincia con centri come Castell’arquato, Veleia Romana, Grazzano Visconti. Il settore poteva contare sul supporto di un qualificato operatore come Aldo Ambrogio.


vetrine della cartolibreria luigi fagnola

Fagnola divenne così editore di cartoline con soggetto piacentino. L’editore sceglieva i soggetti, inviava un fotografo, poi provvedeva alla stampa attraverso lastre. Nacquero così le edizioni L.F.P. (Luigi Fagnola Piacenza) che esordirono con “classici” come il Gotico, Piazza Cavalli, il Monumento ai Pontieri, il Giardino Margherita, i ponti sul Po. Di largo consumo anche le riproduzioni di caserme, essendo Piacenza città di militari. Quindi la serie dedicata ai paesi della Provincia.Una vita dunque dinamica, attiva, di un uomo di Piazza Borgo, pioniere qualitativo dell’editoria e cartolibreria piacentina, un’esistenza piena di tenacia nel “vecchio” centro cittadino. Una tradizione di cortesia, semplicità e schiettezza che ha importato fino ad oggi la vita della famiglia Fagnola.