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il Castello di Castelnuovo Fogliani


Il Castello di Castelnuovo Fogliani dal 2015 fa parte ufficialmente del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza: è situato su un lieve pendio a mezzo chilometro dalla via Emilia. Un tempo era un presidio importante sul territorio circostante, funzione ben testimoniata dalla torre ancora oggi ben visibile. La torre, alta e slanciata, si innesta sul corpo di fabbrica più antico e, oltre a rappresentarne il mastio, controllava efficacemente l’ingresso sottostante. A base quadrata ed interamente in laterizio, presenta un fitto reticolo di buche pontaie, poche aperture -alcune murate- e tracce di varie manomissioni.

Ora ammiriamo il Castello di Castelnuovo Fogliani nella completa ristrutturazione operata nel Settecento che ha eliminato ogni traccia delle strutture fortificate, ricreando un magnifico complesso residenziale signorile-nobiliare, il cui progetto viene attribuito all’architetto Luigi Vanvitelli. A completare l’elegante scenografia contribuisce un ampio giardino con numerose specie arboree e un’ambientazione ispirata a diversi stili. La trasformazione da Castello in Palazzo fu opera dei Marchesi e del Duca Giovanni Sforza Fogliani. Di un castello si parla già in un documento del 1100: era nominato come Montebello o Belmonte. I primi feudatari furono i Della Porta, nobile famiglia piacentina, che lo cedettero anche in affitto al Comune di Piacenza. Il Castello di Castelnuovo Fogliani fu al centro di vari scontri fra i piacentini e le principali città circostanti, spesso coalizzate fra loro. La torre, infatti risulta costruita nel 1189 con denaro dato dai parmigiani a titolo di risarcimento di danni di guerra. Nel 1215 si registra anche un attacco da parte di cremonesi, reggiani e parmigiani con macchine da guerra, concluso con la resa dei difensori dopo sei giorni. Ai Della Porta succedevano, non si sa se per discendenza o acquisto, i Visconti, nobile famiglia piacentina cui appartengono il grande pontefice Gregorio X, Tedaldo Visconti.

Nel 1466 era il duca Galeazzo Maria Sforza, figlio di Francesco, che investiva in feudo onorifico la “terra Castrinovi” al fratellastro Tristano Sforza. Alla morte di Tristano il feudo veniva rimesso (1472) a Lodovico Fogliani da Reggio, sposato in seconde nozze con la madre del duca Francesco Sforza. Sette anni dopo il figlio di Lodovico, Corrado Sforza Fogliani, capostipite dell’illustre casato piacentino dei marchesi Sforza Fogliani d’Aragona, riceveva l’investitura di Castelnuovo unitamente a quella sulle terre di Casalbino e Lusurasco, prerogativa, mantenuta poi pacificamente per tre secoli dalla famiglia stessa. Al duca Giovanni Fogliani si deve il restauro e la trasformazione dell’antico castello di Castelnuovo in principesca dimora.

Nel 1769 Giovanni Fogliani rassegnava tutti i beni al nipote Federico Meli Lupi di Soragna con l’obbligo di assumere il Casato dei Fogliani. L’ultimo discendente maschio di questo innesto fu Federico, che, spegnendosi, nominava erede universale la figlia Clelia Sforza Fogliani d’Aragona sposata al marchese Pallavicino di Parma. Rimasta vedova senza prole, elargì tutte le sue cospicue sostanze in opere benefiche donando infine nel 1925, poco prima della sua morte, la stupenda residenza di Castelnuovo alla Santa Sede. Papa Pio XI decideva di trasformarla in una sede universitaria dedicata alle religiose che volessero continuare gli studi. Incaricò Padre Agostino Gemelli, responsabile dell’Istituto Toniolo e rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di organizzarla e nel 1926 venne inaugurato il primo anno accademico. I corsi rimasero aperti fino al 1973, anno in cui alle religiose venne permesso di frequentare tutti i tipi di Università. Le monache vissero al Castello di Castelnuovo Fogliani. Località Castelnuovo Fogliani, frazione di Alseno-Piacenza.


antica veduta del castello