penna

da una Costa all'Altra

l'impresa del piacentino Gaetano Toni Landomini
22.000 Km. percorsi in America e Canada

Gaetano Toni Landomini è un Piacentino della Muntà di Ratt, oggi pensionato 80enne, che vive da molti anni con la famiglia in Germania. Nel lontano 1993 acquista una Fiat 500 Topolino Belvedere del 1953, dopo qualche anno, ispirato da John Steinbek e Stanley Williams (autore del libro "Due in Topolino") e dalla lettura di due libri di avventure decide, con la tipica caparbietà piacentina, di far visita al figlio del professor Williams e di usare la Topolino in America che a causa dei costi doganali e del trasporto erano troppo alti per il professor Williams. Inizia l'avventura di attraversare l'America da una costa all'altra, da un oceano all'altro.


Il Coast to Coast è uno dei modi più avventurosi di visitare gli Stati Uniti; l’idea del viaggio prende forma nel maggio 1995, viaggiare da una costa all’altra permette di conoscere questa grande nazione come altrimenti non sarebbe possibile. Molti sono gli itinerari e i modi diversi per fare questo tipo di viaggio. Il modo più classico di affrontare la traversata è quello di usare un'auto, Gaetano non avrebbe mai immaginato che la sua avventura in America sarebbe terminata dopo circa 22.000 Km, (che con la somma dei Km fatti prima della Partenza e dopo per il Ritorno divennero 27.000 Km circa!). L'annuncio ufficiale del viaggio venne dato a Cortina d'Ampezzo. Toni rimase affascinato a tal punto da vedersi in viaggio negli States per ricambiare idealmente le sensazioni provate dai Williams nell'Italia degli anni Cinquanta.

Avviate le procedure burocratiche e doganali per affrontare l'impresa e senza alcun appoggio organizza l'avventura che inizia da Heidelberg e finisce a Heidelberg in Germania! Toni spedì la mitica Belvedere a New York per via aerea e dopo pochi giorni, il 23 maggio 1995, partì a sua volta. Dopo aver seguito la messa a punto della Belvedere e gli ultimi accorgimenti del viaggio. All'inizio di giugno Toni si ritrova a Boston emozionato per l'accoglienza ricevuta dai figli di Stanley Williams e per la grande curiosità che la vettura suscita sulle high way e nelle città e paesi dìAmerica. Toni è su di giri per la bella avventura che sta vivendo ed anche per il fatto che alcuni uomini d'affari si sono interessati alla sua auto Belvedere. Il 20 giugno è a Cape Code con l'entusiasmo alle stelle anche se era presente qualche timore per la grande traversata che comincerà alla fine del mese. Nell'attesa di conoscere le novità sull'avanzare del viaggio ci auguriamo che la "Topolino" resista alle sollecitazioni e cominciamo a pensare all'arricchimento personale ed alla irripetibile esperienza che accumulerà Toni da questa cavalcata "on the road". Si organizza nel preparare un valido itinerario con le varie tappe adeguando il tutto al proprio mezzo di trasporto.


Questo è il diario di viaggio di alcune settimane nel continente nordamericano. Cercherò di raccontare l'esperienza vissuta fra laghi, parchi, cascate, città ed istituzioni del nord America.

Il piacentino giramondo aveva due sogni, guidare una Topolino e girare l'America. Con la piccola automobile che permise a tanti italiani di possedere una macchina, ha compiuto il periplo degli Stati Uniti. E' stata una spedizione che gli ha fatto realizzare un sogno. Il ruolo protagonista di questo viaggio spetta di diritto alla Topolino e il proprietario glielo lascia volentieri. Si tratta della mitica Belvedere (detta anche la station wagon di una volta) del 1953, motore 16 cavalli e di colore perlato, alla partenza aveva già percorso molti chilometri. Il ruolo di autista è di Gaetano Landomini, detto Toni. Il sogno si contretizza il 26 maggio quando Toni mette in moto i sedici cavalli dell'utilitaria, li aspettavano i trentasei Stati (più il Canada), splendidi paesaggi, montagne e deserti con lunghi nastri d'asfalto. Tra le auto maggiorate americane la piccoletta si destreggia con molta agilità e senza soggezione suscitando molta curiosità. Tanti sono gli episodi da poter raccontare ma chiediamo al nostro "pilota" di ricordarne qualcuno al volo. "Una volta venni superato da un macchinone che si fermò ed il proprietario scese e mi mise in mano un assegno in bianco..". Quanto vuole per la sua macchina? Scherzando gli risposi 25mila dollari e lui era pronto a darmeli.


Su di una strada boscosa, lunga e deserta viaggiavo da ore senza incrociare nessuno, improvvisamente incrociai un bolide rosso, era una ferrari. Si fermò ed il conducente volle fotografare le due macchine made in Italy. In un'altra occasione un signore volle vedere il motore ed io gli aprii il cofano. Lui mi disse; "questo sicuramente è quello di avviamento fammi vedere quello vero". Nel parco di Yellowstone improvvisamente mi sorpasso un bisonte, era più grosso della mia Topolino. Che spavento. Per tutta l'intera spedizione la Belvedere si è comportata splendidamente, mai un capriccio, mai un guasto. "Ho solo sostituito le spazzole della dinamo e due camere d'aria". Un giorno mi capitò una piccola disavventura, in un parcheggio un'auto in manovra ammaccò un parafango. "Quando ritornai trovai sul parabrezza un biglietto con i dati della proprietaria dell'auto. Andai da un carrozziere e in due giorni, senza sborsare nulla mi mise a posto l'automobile". Senza sborsare un dollaro.


Alcuni mi chiedevano come mai la Topolino era sempre lucida e pulita, nonostante i tanti chilometri percorsi. "Ogni sera, appena giunto a destinazione, pulivo la macchina come fanno i cowboy con il cavallo. Solo dopo pensavo a me". L'itinerario, un lungo anello intorno agli States, un posto veramente speciale era stato riservato alla casa di Stanley Williams, colui che aveva ispirato il mio viaggio. Nel Connecticut. L'autore del famoso libro era morto nel 1956. "Trovai suo figlio, gli spiegai la mia storia e si commosse". Arrivato a Monterrey mi ritrovai con la mia Belvedere in un raduno di auto d'epoca italiane con tante miss molto titolate da far impazzire gli americani appassionati collezionisti. Come resistere ad un richiamo così forte? Toni infilò anche la sua Topolino meno appariscente delle reginette in mostra ma più ruspante e soprattutto in piena efficienza. Si aggiudicò il premio riservato a chi proveniva da più lontano.


L'arrivo a New York avvenne, dopo circa cinque mesi, il 14 ottobre. "Solo ora me ne rendo conto, fu un'impresa eccezionale". Attualmente la belvedere è nel suo garage in Germania, la uso poco solo per alcuni raduni di automobili d'epoca. Vado adagio, tranquillo, mi riporta alla mente gli anni della giovinezza quando sognavo la Topolino e l'America.