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Stricc’ in carpiòn

“pesciolini fritti e sott’aceto”

Nella bassa piacentina sono molto diffuse anche le specialità di pesce, dalle anguille agli stricc’, si tratta di un piatto della cucina di tradizione popolare, gli “stricc’ o lasche”, sono pesciolini del Po della lunghezza di qualche centimetro. Quasi del tutto scomparsi, vivono nelle anse del fiume e si pescano soprattutto in primavera ed in estate. Questo piatto si può gustare in alcune trattorie sul Po. Ricordo che la zia Lina era molto brava nel prepararli, li lasciava riposare per almeno un giorno e poi li metteva in tavola la domenica.

Preparazione.
Pulire molto bene gli stricci dalle appendici esterne e dalle interiora, lavarli bene in acqua corrente, asciugarli con un telo e poi farli friggere in abbondante olio bollente. (i pesciolini vanno fritti senza infarinarli). Dopo la cottura lasciare raffreddare i pesci su di una carta dove l’unto eccedente venga assorbito. Intanto preparare un soffritto con cipolla o bavaron tritato fine, aglio a pezzetti e olio, quando la cipolla inizia ad imbiondire unire l’aceto e l’acqua e portare ad ebollizione il tutto per cinque minuti. Disponete i pesciolini, a strati, in una terrina con il bordo alto e spargere su ogni strato prezzemolo e cipolla tritati finemente. Versare la salsa tiepida, (precedentemente cucinata con le verdure, olio e aceto), sugli stricci in modo da coprirli completamente, guarnire il tutto con alcune fettine di limoni tagliati in tondo. Gli stricci così cucinati sono ottimi soprattutto come antipasto; ricordarsi di consumarli almeno 24 ore dopo la preparazione.

Ingredienti.
1 kg. di stricci del Po, ½ litro di olio, ¾ di aceto, ¼ d’acqua, cipolla, aglio, prezzemolo, limone.

Salsa Carpione.
Il carpione è una preparazione utilizzata per la marinatura di carne, pesce e verdure. Viene svolta generalmente con una base di soffritto (sedano, aglio e cipolle o bavaron), a metà cottura viene aggiunto l'aceto e fatto evaporare, nel mentre, friggere il pesce o carne tagliata a tronconi, servire freddo. È un piatto molto antico, può essere classificato sia come un antipasto che un secondo.

Vino consigliato.
Valnure, Monterosso, Ortrugo, Trebbianino.


gli stricc’ appena fritti e messi a raffreddare


la pesca degli stricc’